Settembre Alzheimer 2015Settembre Alzheimer 2015Allena La Mente

Forse. La certezza non c’è ancora , ma di certo si sa che ci sono molte cose che possiamo fare per ritardare e prevenire gli effetti dell’invecchiamento del cervello. E quindi anche lo sviluppo di malattie degenerative che portano alla demenza.

Iniziare presto.

Anzi prestissimo, quando ancora si è molto giovani, ad adottare buone regole di vita: dieta mediterranea, attività fisica regolare, tenersi mentalmente attivi e curiosi del mondo che ci circonda.  Sempre più studi confermano l’importanza dello stile di vita e suggeriscono che queste strategie sono efficaci nel ridurre il rischio di sviluppare la degenerazione del sistema nervoso. Iniziare presto anche a riconoscere i primi sintomi, il cosiddetto disturbo cognitivo lieve, perché il sistema nervoso non si ripara facilmente e spesso, tutto quello che è perso, non si recupera più. Invece, intervenendo per tempo, è possibile iniziare un trattamento non solo con i farmaci, che risulta più efficace e prolunga e migliora la qualità della vita. Il fattore tempo è essenziale ed è stato il principale argomento della settimana mondiale del cervello conclusasi oggi , 20 marzo.

Dieta mediterranea

E’ ampiamente dimostrato che chi soffre già di ipertensione, diabete e sovrappeso ha un rischio maggiore di contrarre la malattia di Alzheimer. Motivo per cui , oltre all’esercizio fisico, un’alimentazione corretta, povera di colesterolo ,cioè ricca di grassi come quelli che si trovano nel burro, insaccati, uova, carni rosse, e ricca di fibre, vitamine e antiossidanti contenuti in frutta e verdura e di grassi insaturi contenuti nell’olio di oliva, aiuta a controllare ipertensione e diabete, riducendo l’incidenza della malattia di Alzheimer. E’ la famosa piramide alimentare mediterranea, che l’UNESCO nel 2010 ha dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità. Ma non si tratta solo di dosare i nutrimenti in modo corretto, ma di ritornare alla cultura del cibo che abbiamo imparato dai nostri genitori e dai nostri nonni, fatta di rispetto della stagionalità, della tradizione nella preparazione dei cibi, di convivialità. Perché non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insieme. E questa condivisione , nel preparare e mangiare assieme, protegge dalla solitudine e dall’isolamento, che sono tra le prime cause di cattive abitudini alimentari.

Attività fisica

Non occorre essere degli atleti, ma è una buona regola iniziare presto a svolgere regolarmente un’attività fisica. Un esercizio fisico di moderata intensità, come può essere anche una camminata a passo veloce, può ridurre di circa 1/3 la probabilità di sviluppare un ritardo cognitivo in età avanzata. Non solo, può anche garantire un beneficio per le capacità cognitive nelle persone che già ne soffrano. Ormai c’è sufficiente evidenza per raccomandare e promuovere un’attività fisica di intensità compatibile con l’età delle persone, come parte integrante di uno stile di vita salutare anche senza che vi sia necessariamente la perdita delle funzioni di memoria.

Stimolare la mente.

Le capacità della nostra mente sono legate alla quantità di connessioni , cioè di legami, tra le cellule del cervello che riusciamo a sviluppare e mantenere nel tempo. Se non li utilizziamo tuti i giorni, un po’ alla volta questi percorsi si indeboliscono e quando ci servono rispondono in modo meno pronto ed efficace.Come i muscoli e le articolazioni, che perdono tono ed elasticità con l’avanzare dell’età, anche le connessioni cerebrali perdono un po’alla volta la loro efficacia se non le manteniamo allenate.Per questo mantenersi mentalmente attivi ed interessati è molto importante: leggere il giornale, seguire un corso, imparare qualcosa di nuovo, sono tutte attività che mantengono il cervello ‘giovane’ e attivo più a lungo, proteggendolo dall’insorgenza della demenza.

Un’altra attività molto efficace è la Stimolazione cognitiva, una sorta di ginnastica per la mente fatta di esercizi organizzati e strutturati da psicologi competenti in grado di rinforzare le capacità di base della nostra mente: la concentrazione, l’attenzione, la memoria.Come in tutte le palestre, anche la stimolazione cognitiva si fa in gruppo, perché il gruppo stimola il dialogo e il confronto delle idee, favorisce l’aggregazione e crea un clima piacevole e divertente, dove buone relazioni generano benessere per tutti.

Quando compaiono i primi campanelli di allarme del decadimento cognitivo, la stimolazione cognitiva diventa training cognitivo, un lavoro individuale e specifico, costruito sulle difficoltà della persona. In questo modo si possono mantenere attive le abilità residue e stimolare quelle danneggiate, migliorando lo stato generale del paziente e il suo benessere.

Vuoi iniziare ad allenare la tua mente?

Partecipa ai corsi “Allena la Mente” dove vengono proposti esercizi e strategie utili a migliorare la memoria e l’attenzione divertendosi insieme. Nuove date:

Venerdì 8 aprile   9.30 – 11.00  Gruppo Anziani di S. Croce Bigolina  Centro Civico – via E. de Nicola 8   (VI)  Scarica il volantino

Martedì 12 aprile – 9.30 – 11.00  Torri di Arcugnano, Sede delle Associazioni ,Via dell’Artigianato 15   Scarica il volantino

Responsabile psicologa dr.ssa Elena Sanson.         Per info e iscrizioni : segreteria@alinsiemecoop.org                 cell 345 5139791

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